La “Brigata del Pratello” si inaugura giovedì 10 ottobre in via del Pratello 34 con la prima delle cene-evento aperte al pubblico, in cui saranno coinvolti, come cuochi e camerieri, i ragazzi detenuti che da mesi partecipano al percorso formativo. Il servizio ristorativo vedrà impegnati per ogni cena circa 6/8 giovani dell’IPM, affiancati da chef e maître professionisti e coordinati da educatori.

Per la città di Bologna la “Brigata del Pratello” rappresenterà un luogo accogliente, da frequentare per sostenere la sfida educativa, nella convinzione che ogni persona debba avere sempre la possibilità di realizzare il proprio personale percorso di crescita e di autonomia.

Il progetto della Brigata del Pratello mira a sperimentare un’attività innovativa per la formazione e l’inserimento lavorativo dei giovani detenuti; migliorare le competenze relazionali, tecniche e professionali dei partecipanti ai corsi; sostenere l’autonomia dei ragazzi attraverso l’orientamento e l’accompagnamento al lavoro e l’affiancamento nell’assunzione di responsabilità; favorire esperienze di convivialità con chiunque voglia condividere incontri e sapori inediti in un contesto unico, contribuendo a dar voce a una storia nascosta della città.

Alla serata inaugurale la squadra della Brigata del Pratello accoglierà ospiti importanti tra cui: il Questore di Bologna Gianfranco Bernabei; il Presidente della Regione Emilia-Romagna Stefano Bonaccini; Giuseppe Colonna, Presidente Corte d’Appello di Bologna; Giusella Finocchiaro, Presidente della Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna; il Prefetto di Bologna Patrizia Impresa; Luigi Martello, Magistrato di Sorveglianza; il Sindaco di Bologna Virginio Merola; Antonio Pappalardo, dirigente del Centro Giustizia Minorile di Bologna; Giuseppe Spadaro, Presidente del Tribunale per i Minorenni; Francesco Ubertini, Rettore dell’Alma Mater Studiorum e l’Arcivescovo di Bologna Matteo Zuppi, per citarne solo alcuni.

Le cene-evento con circa 40/50 “coperti” si svolgeranno inizialmente una volta al mese – con la possibilità di aumentare se tutto funzionerà secondo i piani – e saranno occasione per degustare piatti sopraffini e per conoscere più da vicino le istituzioni e le associazioni di volontariato che collaborano con l’Istituto “Siciliani” offrendo numerose attività, un prezioso contributo al percorso di rigenerazione personale dei ragazzi detenuti.